Al via le udienze penali nelle tende: a Bari l’emergenza edilizia giudiziaria ha raggiunto il clou, con l’apertura di tensostrutture per il rinvio di migliaia di processi che non potranno tenersi a caua dell’inagibilità del palazzo di via Nazariantz, sede del Tribunale penale e della Procura, in fase di sgombero.

Le tre tende (una da 200 e due da 75 metri quadrati) sono state allestite sabato 27 maggio dalla Protezione civile regionale, con tanto di totem illustrativi e bagni chimici all’esterno, scrivania per i giudici dentro e panche per avvocati e utenti. In tutte e tre le tende è stato affisso un cartello, stampato su un semplice foglio bianco, recante la frase “La legge è uguale per tutti”, a testimoniare l’impegno della magistratura e avvocatura barese anche nella situazione di emergenza.

Avvocatura e magistratura oggi sfileranno insieme per la prima volta, in un corteo che partirà alle 13.30 da via Nazariantz e arriverà fino al vecchio Tribunale di piazza De Nicola, dove i vertici degli uffici giudiziari incontreranno una delegazione del Csm, capeggiata dal vicepresidente Giovanni Legnini.

Intanto il sindaco Antonio Decaro ha chiesto l’intervento della Protezione civile nazionale e la dichiarazione dello stato di emergenza, che consentirebbe di velocizzare l’iter di ricerca di un altro immobile per allocarvi tutti insieme gli uffici e le aule che per diciassette anni sono stati ospitati in via Nazariantz.

Le ipotesi al vaglio sono quattro (ex Telecom Poggiofranco, centro direzionale San Paolo, ex Inpdap di via Oberdan e ex assessorato alla Salute a Japigia). Se fosse conclamata l’emergenza, uno di questi edifici potrebbe essere requisito per renderlo immediatamente utilizzabile. Mentre una parte degli uffici traslocano da via Nazariantz, infatti, un provvedimento del presidente del Tribunale Domenico De Facendis ha stabilito che si tengano solo i processi con detenuti (tra il palazzo di piazza De Nicola, l’aula Bunker di Bitonto e l’ex sede di Modugno), tutti gli altri invece saranno rinviati. Con il rischio che migliaia di processi finiscano in prescrizione.