Il funzionamento del Consorzio Centro Sud Puglia, nato con la riforma del gennaio 2017 per raggruppare quattro dei sei enti consortili pugliesi commissariati (Arneo, Stornara e Tara, Terre d’Apulia e Ugento Lì Foggi), è stato al centro dei lavori della commissione Agricoltura nel Consiglio regionale della Puglia. Alla seduta sono intervenuti il commissario straordinario Alfredo Borzillo, l’assessore alle Risorse agroalimentari Leonardo Di Gioia ed i rappresentanti di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Filbi-Uil.

I sindacati hanno chiesto chiarimenti in merito alla destinazione delle risorse nel Bilancio di previsione 2018, sottolineato la necessità di garantire 151 giornate lavorative, di prevedere risorse per gli interventi di manutenzione degli impianti irrigui e di implementare le attività relative alla prevenzione degli incendi e al dissesto idrogeologico. Il commissario Borzillo sulle questioni relative al personale ha spiegato che “il pagamento degli stipendi è in fase di normalizzazione” e che “quelli del personale sono stati regolarmente corrisposti fino a febbraio”.

Quanto alla stagione irrigua ha sottolineato che “sono state già avviate le procedure per il regolare avvio” e che “l’emergenza è stata superata dal momento che negli invasi sono stati raccolti 70 milioni di metri cubi di acqua in più”. L’assessore Di Gioia ha infine annunciato una variazione di bilancio da 4-4,5 milioni di euro da destinare alle gestione degli enti, ricordando che dal Patto per la Puglia sono stati già ripartiti 60 milioni per i progetti presentanti dai consorzi e che sui restanti 50 milioni sarà avviata una interlocuzione con il Ministero per destinarli alle attività di manutenzione straordinaria.

“Non vogliamo che i consorzi di bonifica tirino avanti a campare”, ha detto il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Puglia, Cristian Casili, commentando in una nota congiunta con la consigliera regionale, Rosa Barone, le audizioni nella commissione Agricoltura. “Il territorio deve essere curato e questo non succede, tanto che ci chiediamo – aggiungono i cinquestelle – se c’è la volontà politica di far funzionare bene i Consorzi visto che fino ad oggi il malfunzionamento ha creato una spaccatura tra territori con l’acqua che in Capitanata costa 15 centesimi a metro cubo a fronte di un costo di 40-50 centesimi nel leccese”.

Sulla situazione dei consorzi si è espresso anche anche il vicepresidente della Commissione, Domenico Damascelli (Fi), sottolineando “il mancato rispetto dei termini previsti dalla legge di riordino ed una totale inerzia che determina ingiustificati ritardi e numerosi inadempimenti”. “Come fa l’assessore Di Gioia a parlare genericamente di 20 milioni di euro messi a disposizione annualmente dalla Regione – sostiene il forzista – quando il commissario straordinario dei Consorzi afferma che non riesce nemmeno a redigere il documento finanziario di previsione”.

Sulla questione anche la Coldiretti Puglia è intervenuta spiegando con il presidente Gianni Cantele che “la funzionalità dei consorzi è a zero”. “Prendiamo atto che l’unica priorità è dei tanti dipendenti in carico ai consorzi, mentre nulla si dice delle opere straordinarie che dovevano essere già avviate. Con la riforma – aggiunge – andava affrontata congiuntamente la questione dell’indebitamento a carico della Regione, quella del piano degli investimenti straordinari ed a fronte di queste il contributo chiesto ad agricoltori ed urbani”. “Sta nei fatti che le imprese oggi denunciano – conclude Cantele – che anche nel 2017 non sono state neppure avviate opere tangibili di manutenzione straordinaria”.