Un maxi sequestro di aceto balsamico contraffatto, quello operato dai Finanzieri della Tenenza di Mola di Bari in una vecchia cantina in disuso nella zona industriale di Rutigliano. Il sequestro del valore di oltre 600mila euro, in una più ampia attività di contrasto alle frodi agroalimentari. In particolare dopo meticolose investigazione, le Fiamme Gialle hanno scoperto un deposito abusivo di mosto di uve da tavola, quantificato in oltre 7 mila ettolitri, detenuto completamente “in nero” a Rutigliano e dalla quale, in piena notte, uscivano autocisterne cariche di prodotto con destinazione una cantina vinicola di una società di Cerignola (FG) deputata alla produzione in frode dell’aceto balsamico di Modena.

Una truffa nel settore della produzione dell’aceto balsamico di Modena che si basava sull’illecito impiego di ingenti quantitativi di mosti di uve da tavola a basso prezzo considerato che, invece, il disciplinare di produzione di tale prodotto ad Indicazione geografica protetta (IGP) prevede l’esclusivo impiego di particolari vitigni di uve da vino pregiate aventi un prezzo superiore di circa 30 – 40 %.

L’attività, condotta in collaborazione con i funzionari del Dipartimento dell’ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari di Bari, si è conclusa con il sequestro di oltre 13,5 mila ettolitri di mosto di uve da tavola pronti per essere trasformati in aceto balsamico di Modena. Tre imprenditori sono stati denunciati all’A.G. per truffa aggravata, frode in commercio e contraffazione della denominazione di origine dei prodotti agroalimentari. Al titolare del deposito abusivo è stata, altresì, contestata una sanzione pecuniaria prevista dalla normativa di settore pari a 90 euro per ettolitro di prodotto non giustificato da alcuna documentazione.

L’attività di servizio, in attesa degli sviluppi di carattere tributario, è diretta soprattutto alla tutela dei consumatori e delle aziende di settore che operano nella totale legalità.