Sono stati arrestati i tre giovani che aggredirono a Putignano il preside dell’istituto comprensivo “Minzele-Parini” di Putignano: si tratta di Luca Martucci, 22 anni, Nicholas Fallacara e Giovanni Genchi, entrambi 18enni. Il più grande dei tre era già agli arresti domiciliari per droga.

Le indagini, le immagini della videosorveglianza interna alla scuola e anche il ruolo dei testimoni hanno permesso di chiudere il cerchio delle responsabilità penali sui tre. Tutto è nato da un litigio fra due studenti di scuola media, avvenuto per futili motivi la mattina di martedì 10 ottobre, fra uno di prima ed uno di seconda. La madre del ragazzo più piccolo, che aveva avuto la peggio, la mattina del giorno dopo, all’ingresso di scuola, ha chiesto senza avere alcuna risposta, spiegazioni dell’accaduto al secondo bambino. Quindi, decise di riferire il tutto in presidenza.

A distanza di qualche ora, anche la mamma del secondo bambino, probabilmente avvisata di quanto accaduto quella mattina poco prima, molto indispettita, ha fatto irruzione nell’ufficio di presidenza inveendo contro un funzionario, lamentandosi ad alta voce del rimprovero fatto al figlio poco prima, e chiedendo insistentemente il nome della donna che aveva avvicinato il proprio figlio, perché “avrebbe fatto giustizia da sé”. Da lì a poco succederanno i fatti più gravi: l’irruzione a scuola dei tre malintenzionati, con a capo il 18enne Giovanni Genchi, secondo figlio della donna, ed altri due soggetti, entrambi con pregressi giudiziari.

I tre, dopo aver strattonato e spinto una collaboratrice scolastica presente all’ingresso, hanno fatto irruzione nell’ufficio di presidenza e dopo aver aggredito verbalmente il dirigente per cercare di ottenere il nome della seconda mamma, sono passati alle vie di fatto con un forte ceffone al viso. Materialmente lo schiaffo è stato dato dal ragazzo più giovane e proprio quest’ultimo prima di andar via ha minacciato i presenti di non denunciare l’accaduto ai carabinieri altrimenti ci sarebbero state gravi conseguenze. I tre dovranno difendersi oltre che dalle accuse di lesioni personali aggravate riportate dal preside, anche dal reato di violenza e minaccia a pubblico ufficiale.