L’ex sindaco di Bisceglie Francesco Spina, dichiarato decaduto lo scorso 6 settembre, è indagato per aver nominato nel 2006, senza alcuna selezione, Vittorio Preziosa, con un contratto come responsabile del servizio assistenza alla persona fino a diventare, dieci anni dopo, capo di gabinetto.

In tutto questo tempo – secondo la Guardia di Finanza – Preziosa sarebbe costato al Comune 297mila euro. Soldi che lo stesso non avrebbe potuto percepire in quanto per l’inquadramento nella categoria D3 è necessaria la laurea, oltre che la procedura comparativa. Oltre all’avvocato Spina sarebbero indagati, a vario titolo, di abuso d’ufficio, falso ideologico e falso materiale, anche il segretario generale del Comune Francesco Lazzaro e lo stesso Vittorio Preziosa.

L’indagine è stata condotta dal pm Simone Merra della Procura di Trani ed è nata da accertamenti eseguiti dalla Finanza avviati dalla Corte dei Conti.

Ai tre viene contestato anche il falso ideologico e materiale per aver dichiarato che non ci fossero altre risorse professionali nel Comune che potessero svolgere il ruolo di responsabile dell’assistenza alla persona, dell’igiene urbana e poi quello di capo gabinetto assegnati a Vittorio Preziosa.