Negli ultimi mesi il quartiere Japigia di Bari è stato teatro di efferati omicidi e fatti delittuosi che hanno coinvolto, a vario titolo, esponenti, anche di spicco, della locale criminalità organizzata. Un arresto è stato operato dai Carabinieri, alle 7 di sera di martedì. I controlli, tuttavia, non hanno tuttavia riguardato il solo quartiere Japigia, ma si sono estesi in tutta la città. Con particolare concentrazione sui quartieri Libertà, San Paolo e Enziteto.

I Carabinieri, impegnati in uno specifico servizio di controllo del territorio, hanno arrestato Riccardo Campanale, 23enne del quartiere Japigia, pregiudicato per reati inerenti gli stupefacenti, ritenuto “vicino” ad esponenti di spicco della criminalità organizzata barese, poiché resosi responsabile del reato di detenzione e porto illegale di arma, di fabbricazione estera, e relativo munizionamento. In particolare, lo stesso, dopo aver parcheggiato la propria autovettura, è stato notato aggirarsi, con atteggiamento circospetto e guardingo, nei pressi della zona attenzionata, probabilmente in attesa di qualcuno. Insospettiti dall’atteggiamento equivoco, i militari lo hanno sottoposto ad un approfondito controllo di polizia, durante il quale ha manifestato, sin da subito, evidenti segnali di nervosismo ed insofferenza. Ed in effetti, nel corso della successiva perquisizione veicolare, è stata rinvenuta, appoggiata a vista in un alloggiamento del cruscotto alla destra del quadrante di guida, una pistola marca “HS”, di origine croata, calibro 9×19, con cane armato, caricatore inserito contenente 11 colpi, cal. 9 mm Luger, di cui uno in canna. Insomma, una pistola pronta a sparare e a “portata di mano”.

L’arma, immediatamente messa in sicurezza dai Carabinieri, nei prossimi giorni, sarà sottoposta a tutti i necessari accertamenti balistici, poiché non si esclude che sia stata adoperata in recenti fatti di sangue. Dopo le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Bari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Intanto, le indagini si stanno concentrando su chi stesse aspettando e perché, ma sta di fatto che il tempestivo intervento dei Carabinieri ha, con tutta probabilità, scongiurato un grave ed efferato delitto.