La nave Peluso della Guardia Costiera ha condotto nel porto di Bari 250 migranti provenienti da diversi paesi dell'Africa, 21 maggio 2017. Si tratta di 221 uomini, 26 donne, di cui due incinte, e tre bambini accompagnati. ANSA/ISABELLA MASELLI

Saranno trasferiti in Toscana, Marche, Abruzzo e Umbria, con pullman messi a disposizione dalla Prefettura di Bari, quasi tutti i migranti sbarcati oggi nel porto del capoluogo pugliese dopo essere stati soccorsi al largo delle coste siciliane dalla nave Peluso della Guardia Costiera.

Tra i 248 africani ci sono 50 minori, già collocati in strutture di accoglienza della provincia di Bari, e una donna incinta attualmente ricoverata in ospedale. Suo marito, che viaggiava a bordo della nave, non è stato trasferito ma momentaneamente accolto nel Cara di Bari per consentirgli di stare accanto alla moglie. Oggi, invece, nell’hub di Taranto è previsto l’arrivo di circa 950 migranti. A quanto si apprende, quello di Bari è il primo di una serie di sbarchi programmati che proseguiranno nei prossimi 10 giorni e che porteranno nel porto barese, per poi essere smistati in varie città, circa 850 migranti.

Alle attività di assistenza partecipano tutte le forze dell’ordine territoriali, aiutate dai volontari di Croce Rossa, Caritas, associazione Help e dai servizi sociali del Comune di Bari. Dal direttore della Caritas diocesana, don Vito Piccinonna, arriva anche l’appello a raccogliere vestiti e scarpe, soprattutto da uomo, che potranno essere consegnati presso la sala riunioni dell’assessorato al Welfare in piazza Chiurlia, oltre a biscotti, pannolini, carta igienica, olio, pasta, scatolame e bicchieri.