Il Bif&st (Bari International Film Festival) ha ospitato quest’anno la sezione Cinema e Scienza, patrocinata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
In occasione del tributo dedicato al grande attore e produttore Jacques Perrin, sono stati presentati alcuni film da lui diretti e/o prodotti legati al tema dell’ambiente e della natura seguiti da dibattitti e discussioni con scienziati e addetti ai lavori.
Ad inaugurare il primo incontro Le peuple singe di Gérard Vienne, che ha offerto una riflessione su un ritorno alle origini del genere umano, attraverso un docufilm sul mondo dei primati, e con la successiva discussione con Enrico Alleva, famoso etologo specializzato in neuroscienze comportamentali.
Nelle giornate successive un incontro eccezionale con la proiezione de Lamerica di Gianni Amelio e il dibattito con Cristina Cattaneo, anatomopatologa, Giuseppe De Mola, operatore umanitario presso l’associazione MSF-medici senza frontiere e Franco Marozzi, medico legale. Il film ha raccontato con grande realismo la drammatica precarietà in cui viaggiavano i migranti albanesi verso terre promesse quando “Bari era considerata l’America” in seguito all’abolizione del comunismo in Albania.
Altro tema e altro viaggio per immagini, quello nella profondità degli oceani con la proiezione del film La vita negli oceani di Jacques Perrin alla scoperta di creature marine conosciute o sconosciute. A seguire poi il dibattito con Domenico Pignone, direttore dell’Istituto di bioscienze e biorisorse CNR che ha raccontato lo stato di inquinamento del nostro Mediterraneo.
Sempre di Perrin gli ultimi due film che hanno chiuso nella giornata di venerdì le proiezioni della sezione speciale di cinema e scienza inaugurata in questa ottava sezione del Bif&st con Les saisons , L’empire du milieu du sud.