Storie di naufragi celebri, che hanno creato i presupposti per nuove soluzioni e tecnologie, drammi e conclusioni positive di avventure in barca a vela. Come e perchè si può rischiare un “naufragio”? E quali sono le regole, le tecniche e gli strumenti per affrontare l’emergenza e risolverla positivamente. Sono stati questi i temi affrontati nel salone del Centro Universitario Sportivo di Bari, nel corso dell’edizione 2017 di il Vela E-Vento organizzato da Harken Italy.

Una sala piena di appassionati di vela e mare, quella che si è presentata agli occhi del presidente del CUS Bari Giuseppe Seccia, che ha accolto con grande soddisfazione la scelta di tenere nel capoluogo pugliese una delle tappe nazionali dell’evento. Se lo scorso anno scorso anno il tema, obbligato, furono le Olimpiadi di Rio 2016, quest’anno invece si è andati sull’onda delle emozioni forti, con un titolo che parla chiaro: Naufragi in regata e sicurezza in mare”.

Video, storia dei naufragi famosi e testimonianze operative come la Centrale Operativa della Guardia Costiera con sede a Roma, hanno coinvolto e appassionato i tantissimi presenti.

Ospite dell’incontro condotto dal giornalista Fabio Colivicchi, il navigatore Matteo Miceli, che nella sua carriera è appunto stato protagonista di un naufragio durante il suo tentativo di giro del mondo in Class 40.

Oltre a Miceli ospiti altri velisti che hanno vissuto dal vivo esperienze difficili in mare e che hanno raccontato in diretta le loro vicissitudini.