Martedì pomeriggio, a Bitonto, la Polizia di Stato ha tratto in arresto Fedele Panebianco, 44enne bitontino, e Pio Monopoli, 22enne cerignolano, ritenuti responsabili di riciclaggio e ricettazione, in concorso, di pezzi di autovetture; per gli stessi reati è stato inoltre denunciato in stato di libertà un cittadino ucraino di 37 anni.

I poliziotti del Commissariato di P.S. di Bitonto, coadiuvati da personale del Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Settentrionale”, dopo specifici servizi di pianificazione, pedinamento ed appostamento, hanno individuato un’area ove venivano smontati e custoditi pezzi di autovetture rubate in comuni dell’hinterland barese quali Triggiano, Bitetto, Terlizzi, Bitonto, Modugno, Valenzano e Cassano delle Murge.

All’interno di un capannone industriale ubicato a Modugno, lungo la S.S. 96, attualmente affidato alla curatela fallimentare, gli agenti hanno sorpreso i due arrestati intenti a smontare e cancellare i dati identificativi di una Opel Astra, di recente immatricolazione, rubata la sera precedente nel comune di Terlizzi. All’atto dell’irruzione gli arrestati sono stati sorpresi a smontare gli sportelli, la selleria interna ed il cruscotto da un’auto.

Il capannone era stato allestito in modo tale da presentarsi come una vera e propria autodemolizione con sistemazione di pezzi di autovetture suddivisi per marca, modello, serie e tipo.

Sequestrati 11 propulsori di auto di differenti modelli, 8 targhe, anteriori e posteriori, di auto risultate rubate nei due giorni precedenti, ruote, paraurti, portiere, autoradio, centraline di avviamento, telefoni cellulari, chiavi di accensione, una cassetta contenente attrezzatura utilizzata per smontare i veicoli ed arnesi atti allo scasso.

Durante il controllo è stato inoltre individuato il cittadino ucraino che, a bordo di un autocarro cassonato e telonato, si stava recando presso il capannone. L’uomo, avvedutosi della presenza dei poliziotti, ha messo in atto una repentina manovra di inversione di marcia nel vano tentativo di sottrarsi al controllo ma, bloccato dagli agenti, è stato sottoposto a perquisizione e trovato in possesso di una ricetrasmittente e due telefoni cellulari.

Successivi accertamenti hanno permesso di appurare il rapporto di complicità esistente tra il 37enne ed i due arrestati, motivo per cui l’uomo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria. Al termine delle formalità di rito i due arrestati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Bari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.