Con la costituzione delle parti, l’ammissione delle liste testi e delle intercettazioni da trascrivere, è iniziato dinanzi alla prima sezione collegiale del Tribunale di Bari il processo nei confronti di sei imputati, tra i quali l’ex dg della Asl di Bari Domenico Colasanto, in relazione alla morte di Paola Labriola, la psichiatra barese uccisa il 4 settembre 2013 da un paziente mentre era al lavoro nel Centro di salute mentale di via Tenente Casale a Bari. La Asl è a processo nella sua doppia veste di parte danneggiata e di responsabile civile, chiamata cioè a risarcire le vittime in caso di condanna degli imputati.

Nel procedimento sono costituiti parti civili la famiglia della vittima, assistita dall’avv. Michele Laforgia, e la Asl di Bari. I giudici hanno invece rigettato la richiesta in tal senso dell’Ordine dei Medici. La vicenda riguarda le presunte responsabilità dei funzionari Asl per la carenza di dispositivi di sicurezza nella struttura in cui lavorava la dottoressa Labriola.