Sono da rifare le elezioni dell’Ordine degli avvocati di Latina e di Bari: lo hanno deciso le Sezioni Unite civili della Cassazione con due verdetti depositati e sollevati da due diversi gruppi di avvocati laziali e pugliesi contro il Consiglio nazionale forense aveva respinto i reclami dei professionisti contro il nuovo Regolamento elettorale ministeriale del dieci novembre 2014 che, di fatto, ‘bloccava le liste’ prevedendo per ogni lista la presentazione di un numero di candidati pari al numero dei seggi da coprire, e la possibilità di votarla in blocco.

«Da giuristi quali siamo non possiamo fare altro che prendere atto della sentenza della Cassazione pur non condividendola, perché al momento delle elezioni il regolamento era vigente e non era stato annullato». È il commento del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Bari, Giovanni Stefanì, alla sentenza della Cassazione che ha dichiarato nulle le elezioni forensi del 2015.