Sarà vagliata durante un tavolo convocato domani 5 gennaio a Roma dal ministero dello Sviluppo economico l’offerta di acquisizione di Casa Divina Provvidenza presentata da due imprenditori foggiani.
L’incontri di domani sarà occasione anche per discutere con i sindacati i dettagli del piano che la società Universo Salute ha presentato al commissario dell’ente ecclesiastico, Bartolomeo Cozzoli.
«Il Don Uva – ha dichiarato Emiliano – interessa a noi».
L’ente ecclesiastico, sottoposto all’amministrazione straordinaria, è gravato da circa 500 milioni di debiti. Il suo tesoretto è l’accreditamento con il sistema sanitario regionale della Puglia e della Basilicata. Alla Puglia il sistema Don Uva costa poco più di 40 milioni di euro l’anno, a fronte di un tetto di spesa teorico che si avvicina a 60.
La Regione teme che il passaggio a un privato possa far esplodere il costo delle prestazioni, attraverso la saturazione dei tetti di spesa e con il ‘ricatto’ della salvaguardia occupazionale.
La Regione potrebbe decidere di intervenire all’indomani del tavolo romano con una proposta di acquisizione del compendio aziendale: piuttosto che lasciare ai privati la possibilità di un business, la Regione potrebbe infatti valorizzarlo nell’ambito della realizzazione del nuovo ospedale della Bat.