Comincerà il prossimo 7 febbraio 2017 dinanzi alla Corte di Assise di Bari il processo per l’omicidio dell’operaio 28enne di Toritto Stefano Melillo, il cui corpo senza vita fu trovato in un pozzo all’interno di un casolare abbandonato adiacente al campo sportivo di Binetto (Bari) il 13 giugno 2016. Del delitto risponde, oltre al 40enne Crescenzio Burdi che è in carcere dal 14 giugno con le accuse di omicidio premeditato e occultamento di cadavere, anche l’amante della vittima, moglie del presunto assassino, la 29enne Addolarata Cuzzi, ritenuta l’istigatrice del delitto e accusata di concorso morale nell’omicidio.

Stando alla ricostruzione fatta dai carabinieri, la donna che voleva interrompere la relazione con la vittima avrebbe convinto il marito ad uccidere Melillo. Lei avrebbe attirato l’amante nel campo sportivo con una scusa e poi il marito lo avrebbe prima strangolato con una corda, poi colpito alla testa con una spranga di ferro e un masso. Il cadavere fu poi gettato in una cisterna.