Tra le reazioni in Puglia alla vittoria del “No” al Referendum Costituzionale vi sono due autorevoli voci del Partito Democratico pugliese contrapposte in campagna elettorale. Si tratta del Sindaco di Bari, Antonio Decaro, renziano e divenuto da poche settimane Presidente dell’Anci nazionale. Proprio lui ha sottolineato come vada dato atto a Mattero Renzi di esser stato coerente ponendo in campo la sua proposta, sottoponendola al giudizio degli italiani ed, ora, avendo rassegnato le dimissioni, subito dopo il voto negativo. «La credibilità della politica si misura anche da questi comportamenti». ha sottolineato Decaro: «Personalmente ho sostenuto una battaglia, quella della riforma costituzionale – prosegue Decaro – che ho ritenuto giusta e che ritengo tutt’ora valida, secondo l’esperienza che io stesso ho fatto in Parlamento qualche anno fa. I cittadini, con una straordinaria partecipazione – rileva il sindaco – hanno votato e hanno scelto di non confermare la proposta di riforma: queste sono le regole della democrazia». Infine, da presidente dell’Anci, Decaro ha richiamato l’attenzione dei parlamentari affinché, in questo delicato momento dell’iter di approvazione della legge di bilancio, vengano mantenuti gli impegni assunti con il sistema delle autonomie locali.

Di altro avviso è, invece, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, che dopo essersi battuto per il “No” fa un appello alla “riconciliazione” perché, sottolinea, «trasformare anche il dopo referendum in una lotta politica» vorrebbe dire non aver capito il “messaggio” lanciato dal popolo italiano col voto: «lasciate stare la Costituzione e mettetevi a lavorare. Questo è il momento in cui ciascuno si assume le proprie responsabilità – ha detto Emiliano – e devo dire che questo sta già venendo in modo corretto, secondo un’etica della politica che condivido. Poi è anche il momento della riconciliazione». Lo stesso Presidente della Regione Puglia ha aperto ad una sua possibile candidatura alla Segreteria nazionale del Partito Democratico in caso di ulteriore passo indietro immediato di Renzi.