Tenta una rapina a mano armata ad una tabaccheria. Uscito in strada con la pistola e passamontagna viene inseguito da due coraggiosi Carabinieri in borghese. Dopo una disperata fuga, viene disarmato e bloccato dai militari.
L’inaspettata reazione del commerciante, che gli scaraventa addosso un espositore di caramelle, lo mette in fuga. Inseguito a piedi dai Carabinieri, viene acciuffato e finisce in carcere.
È accaduto l’altra sera a Bari, nel quartiere Picone, dove i Carabinieri della Compagnia San Paolo hanno arrestato un 21enne del quartiere Carrassi, già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di tentata rapina.
I militari, durante un servizio antirapina, svolto in abiti civili, di passaggio in via Campione, hanno notato un individuo incappucciato e con una pistola in mano che usciva in tutta fretta da una tabaccheria.
Facile per i Carabinieri intuire che si trattasse di un rapinatore e per questo, scesi dal veicolo, gli sono corsi dietro, intimandogli l’alt.
Lo sconosciuto, sebbene voltatosi più volte, ha proseguito imperterrito la fuga, sino a quando, percorse alcune centinaia di metri, giunto in via Giulio Petroni, è stato acciuffato. Strappatagli immediatamente la pistola dalle mani, i militari si sono poi resi conto che si trattava di una scacciacani, fedele riproduzione di una vera e propria arma da fuoco. Addosso, invece, è stato rinvenuto un passamontagna e un sacchetto in tessuto, vuoto.
Gli accertamenti compiuti subito dopo hanno permesso di appurare che il giovane, poco prima, aveva fatto irruzione nella tabaccheria e, sotto la minaccia dell’arma, puntata contro il titolare, aveva intimato di consegnargli il denaro contenuto nel registratore di cassa. Il negoziante, dopo un attimo di esitazione, gli aveva scagliato contro un espositore di caramelle. La reazione del tabaccaio ha evidentemente colto di sorpresa il rapinatore, che ha preferito abbandonare il negozio, dandosi alla fuga, a mani vuote. Fuga, appunto, interrotta dal contemporaneo transito di due coraggiosi Carabinieri.
Scattate le manette ai suoi polsi, il giovane, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato condotto in carcere e poi, processato per direttissima, è stato condannato ad 1 anno e 10 mesi di reclusione, pena sospesa e rimesso in libertà.